L’impegno della famiglia e della scuola

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L'impegno della famiglia e della scuola

L’impegno della famiglia e della scuola

Quando nasce l’esigenza di rivolgersi ad uno specialista per gestire alcune difficoltà scolastiche è importante capire cosa si ha bisogno e a chi rivolgersi.

Naturalmente queste due questioni riguardano livello di complessità del problema e la presenza di più problematiche.

La scrittura è una competenza prettamente educativa, tanto che il suo insegnamento è preposto prima alle insegnati di scuola materna e successivamente a quelle della scuola primaria.

Le carenze che ne derivano possono essere imputabili a difficoltà strumentali e/o di errato apprendimento delle regole di base.

L’insegnate per ovvie ragione non può permettersi di personalizzare l’insegnamento e non può rispettare i tempi di apprendimento di ogni suo allievo.

In questi due casi il rieducatore della scrittura può intervenire come supporto all’insegnamento scolastico e progettare un intervento formativo personalizzato.

Questo intervento richiede una impegno di almeno un’ora di lezione una volta alla settimana e almeno 10/20 minuti al giorno per i compiti.

I genitori devono collaborare attivamente al cambiamento, controllando i compiti dei loro bambini.

Quindi, l’impegno non è richiesto solo al bambino, ma anche ai suoi genitori.

Questo perchè non è facile cambiare “le cattive abitudini” soprattutto per un bambino.

E’ utile e necessario l’aiuto del genitore nel verificare e osservare il bambino durante i compiti della rieducazione, perchè il bambino essendo abituato a scrivere in un certo modo, incomincerà a fare i compiti come gli è stato insegnato, ma inconsapevolmente, mano a mano che scrive, torna alla sua abituale postura perdendo il controllo e la possibilità di utilizzare il suo tempo in modo proficuo.

L'impegno della famiglia e della scuolaE’ spesso necessaria la collaborazione degli insegnanti che servono oltre al monitoraggio del lavoro effettuato anche da richiamo alla motivazione del bambino.

Motivare il bambino a migliorare la grafia a scuola per raggiungere un punteggio in più nella valutazione è di valido aiuto. Diversamente il pensiero comune di molti bambini è riassunto da quello che mi disse A. di 7 anni : io ho tutti 10 perchè dovrei fare lo sforzo di scrivere meglio? Come dargli torto? La motivazione è fondamentale e l’educatore non può fare nulla se il bambino non è interessato a cambiare.

Non si può considerare un lavoro di rieducazione senza la collaborazione sia dei genitori che degli insegnanti. Il rieducatore della scrittura insegna una tecnica e un comportamento che non può diventare abituale e spontaneo lavorando un’ora alla settimana. Il bambino scrive mediamente molte ore durante il giorno e il confronto con un’ora alla settimana non regge.

Si ricorda che l’Organizzazione Mondiale di Sanità riconosce che le azioni di aiuto protratte nel tempo da più agenzie sono più efficaci se le fonti che le elargiscono si riferiscono a un terreno culturale comune.

 

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