La dislessia non limita la persona e il suo ingegno , ma al contrario gli permette di avere una visione diversa dall'ordinario
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Si occupa di gestire e progettare un piano didattico personalizzato per i compiti a casa per quei ragazzi che ne hanno necessità.
Supporta le famiglie dopo la diagnosi di DSA dando le linee guida per il percorso didattico più adatto alle difficoltà dei ragazzi. Fornisce i software dedicati, pianifica metodi e orari di studio, suggerendo le azioni da intraprendere in collaborazione con la scuola e la famiglia.
Prima di tutto è necessario capire cosa sia la dislessia e come viene diagnosticata.
La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento (DSA) e la psichiatria infantile classifica a livello internazionale il disturbo nelle sezioni : Sindromi e Disturbi Mentali e Comportamentali della Undicesima Revisione Internazionale delle Malattie ICD- 11 (International Classification of Diseases, 11 versione) e dalla quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder).
Questi due manuali sono utilizzati a livello internazionale per la definizione e per la classificazione dei disturbi specifici di apprendimento.
Si riferiscono a tutti quei bambini e ragazzi che hanno una particolare difficoltà negli apprendimenti scolastici, ad esempio nella lettera, nella scrittura o nel calcolo.
Queste difficoltà possono manifestarsi con diversi gradi di severità e incidendo o meno sul rendimento scolastico provocando frustrazione e l'abbassamento dell'autostima.
Spesso questo disturbo viene confuso da scarso impegno, svogliatezza e pigrizia da parte del bambino o ragazzo.
E' opinione molto diffusa nei genitori e negli insegnati che per modificare le prestazioni in lettura sia sufficiente esercitarsi. Nei casi di dislessia questo consiglio è sbagliato poichè questa richiesta potrebbe scatenare un rifiuto totale della prestazione. Dal punto di vista educativo è importante mantenere l'intesse per la lettura e facilitare la prestazione ad esempio attraverso una sintesi vocale.
Il disturbo però non va confuso con la difficoltà di apprendimento, se il primo è un deficit specifico che può essere indagato e verificato attraverso un procedimento clinico e vede il disturbo come innato, resistente all'intervento e all'automatizzazione. Diversamente la difficoltà si riferisce a una difficoltà generica che non è innata ed è modificabile con interventi mirati e si può recuperare fino all'automatizzazione della capacità.
Dislessia: disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo;
Disortografia : disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica;
Disgrafia : disturbo specifico della grafia che si manifesta con una difficoltà nell'abilità motoria della scrittura;
Discalculia : disturbo specifico dell'abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.
Le percentuali dei bambini /ragazzi dislessici è del 3-5% e la percentuale è sempre più in aumento. La diagnosi può essere fatta alla fine della seconda elementare e si auspica che venga fatta precocemente per evitare al bambino un'inutile frustrazione per il suo insuccesso scolastico. Insuccesso che si ripercuoterà sul versante emotivo e psicologico.
La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti mediante specifici test standardizzati e condivisi, in linea con le indicazioni della Consensus Conference, del Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference e dell'Istituto Superiore di Sanità.
L'intelligenza, la capacità di scrittura, la capacità di lettura, la comprensione del testo e la capacità di calcolo.
Dopo questi test lo specialista redige una relazione che contiene i risultati, la diagnosi del disturbo specifico dell'apprendimento individuato e le strategie da adottare per migliorare l'approccio a beneficio del bambino.
La collaborazione sinergica di più educatori permette un miglioramento della condizione scolastica e psicologica.
Ricordando soprattutto che l'insegnate non deve demandare il suo compito al clinico, ma "deve riappropriarsi di competenze educativo-didattiche" così come sottolineato dalle LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIEMNTO.
L'Organizzazione Mondiale di Sanità riconosce che le azioni di aiuto protratte nel tempo da più agenzie sono più efficaci se le fonti che interagiscono si riferiscono ad un terreno comune. Nel nostro paese, in merito ai DSA sono stati elaborati UNA LEGGE e QUATTRO DOCUMENTI, che nel loro insieme costituiscono il terreno comune che indirizzano l'auto allo sviluppo.
No ci dimentichiamo che ......molti sono i dislessici famosi che hanno lasciato il segno e che attualmente sono ricordati nella storia.
Essere dislessici non è un limite mentale, ma solo un modo diverso di vedere e trattare le cose. Vedi ad esempio Leonardo da Vinci, Albert Einstein, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Pablo Picasso, Williams e Napoleone Buonaparte.
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