Disgrafia, dislessia e difficoltà scolastiche
La disgrafia senza dislessia: quando la brutta scrittura si accompagna a buone capacità di lettura (Carla Basagni)
In un’intervista pubblicata di recente sul “Corriere della sera”, un professore universitario si lamentava delle scritture illeggibili che presentavano alcuni studenti alle prove d’esame scritte. “Se l’elaborato non è chiaro, lo cestino” – sosteneva il professore (..) I ragazzi devono capire che il modo in cui scrivono è importante perchè fa parte del loro corredo civile ma c’è anche un’utilità pratica, sia all’Università, sia nel mondo del lavoro” (Cavadini 2004).
Questa è una realtà conosciuta da molti, infatti sono sempre di più gli adulti che si rivolgono ad un rieducatore della scrittura per superare gli esami di Stato.
Queste persone e le loro famiglie non hanno trattato il problema in età scolare pensando che la tecnologia avrebbe reso più semplice la loro vita, ma così non è in realtà.
Quindi doppia fatica!!!
Scrivere a mano non è una produzione artistica libera come credono in molti, ma diversamente questa ha regole rigide che devono essere rispettate per ottenere una ordinata e leggibile produzione scritta.
Si rifà a prerequisiti importanti e necessari allo sviluppo di una buona presa a tre dita. Non a caso sono in aumento i casi di richieste di aiuto da parte dei genitori già nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, poiché l’informatizzazione largamente presente ed accessibile anche a bambini in età prescolare ha reso difficoltoso un corretto sviluppo della manualità fine e delle competenze necessarie al processo di scrittura.
genitori spesso avvertono il problema e cercano soluzioni come un sostegno grafo-motorio per il futuro inserimento nella scuola primaria.
Gli educatori della scuola dell’infanzia raramente costruiscono un progetto formativo finalizzato alla parte esecutiva della scrittura già nelle loro classi, poiché non previsto dai programmi ministeriali.
Diversamente, gli insegnanti della scuola primaria avvertono una lacuna nell’acquisizione dei prerequisiti necessari all’apprendimento della scrittura. Infatti, dal punto di vista posturale il bambino consolida già in primissima età prese disfunzionali che non gli consentiranno di evolvere verso una impugnatura matura a tre dita.
Si rende necessaria una formazione del corpo docente a partire quindi dalla scuola dell’infanzia per creare un progetto educativo comune e condiviso attraverso l’applicazione di un Metodo sperimentato.
Noi consulenti e formatori aiutiamo gli insegnanti a diventare professionisti autonomi e competenti nel campo dell’apprendimento e del potenziamento del gesto grafico.
Il rieducatore della scrittura, invece, si occupa di aiutare tutti quei bambini, ragazzi e adulti che per svariati motivi hanno bisogno di scrivere bene e che non sono riusciti nel loro obiettivo all’interno del gruppo classe.
La dott.ssa Marta Cappello è un professionista con formazione universitaria che ha superato il master Consulente didattico e rieducatore della scrittura per la prevenzione e il recupero delle difficoltà grafo-motorie presso l’Università di Ferrara.
Questo Master nasce in collaborazione con l’associazione Graficamente sotto la direzione della dott.ssa Alessandra Venturelli, fondatrice del Metodo Venturelli®.
Per fissare un incontro GRATUITO di approfondimento chiama 348.7262775 oppure scrivi disgrafiatutordsa@gmail.com.