Disgrafia come sopravvivere
a cura di Marta Cappello
Disgrafia come sopravvivere: Quali sono in concreto i segnali che ci aiutano a capire se ci sono delle difficoltà di apprendimento nella scrittura oppure se si tratta di disgrafia?
Un soggetto con problemi di disgrafia presenta una scrittura con:
- irregolarità:
- negli spazi : vedi lettere grandi che si rimpiccioliscono; mancanza di tenuta del rigo o dei margini.
- nella pressione: all’interno dello stesso foglio noterai diverse colorazioni del tratto e spesso troverai anche solchi molto evidenti per l’eccessiva forza che il bambino imprime sul foglio.
- nella forma : lettere create al contrario, continue interruzioni che ne rallentano anche al velocità, lettere o parole incomprensibili.
- nel movimento : dolore, difficoltà di movimento e di coordinazione spalla, braccio, mano e dita. Le lettere sono spesso interrotte dove non dovrebbero esserlo e la scrittura sembra muoversi a scatti o con scarsa fluidità.
- La velocità è spesso sotto la media, ma attenzione perché anche un bambino veloce potrebbe poi dimostrare tutte le altre caratteristiche sopra riportate.
- Difficoltà o incapacità di disegnare o colorare, poiché scrivere, disegnare e colorare sono in stretta relazione.
Vediamo alcuni esempi di scritture con difficoltà di apprendimento:
Il bambino non riesce a rispettarla.
Disomogeneità nella pressione: lettere più marcate di altre.
Quali sono le regole educative che aiutano tutti i bambini nel loro apprendimento?
- Partire già dalla scuola dell’infanzia curando la corretta impugnatura e postura;
- Utilizzare i corretti strumenti grafici per favorire la corretta presa e creare così le giuste condizioni di apprendimento;
Perché se già un bambino in età prescolare presenta una presa disfunzionale non farà altro che consolidare questa cattiva abitudine e rendendola resistente al cambiamenti e inevitabilmente portandolo ad avere difficoltà man mano che i programmi scolastici gli richiederanno un maggior impegno.
Vediamo un esempio di impugnatura disfunzionale:
Ad esempio su questo tipo di presa bisogna intervenire subito, rivolgendosi ad un rieducatore della scrittura che attraverso il gioco e gli opportuni esercizi insegnerà al bambino i passi necessari per cambiare questa “cattiva abitudine”. Il lavoro svolto dal rieducatore è sempre in stretta collaborazione sia con la scuola che, soprattutto, con la famiglia. La supervisione degli adulti è fondamentale.
- Predisporre giochi per la consapevolezza corporea e giochi che rinforzino la mano scrivente e la dissociazione delle dita. I giochi sono studiati in modo sistematico e graduale.
Conoscere il proprio corpo per poterlo utilizzare è un obiettivo necessario già alla scuola dell’infanzia. Ad esempio sapere individuare la destra dalla sinistra consente al bambino di passare da movimenti casuali a un movimento controllato ed intenzionale.
Alcuni esempi:
Immagini prese da Pinterest
4. Insegnare la direzionalità nel disegno delle forme geometriche.
Già nei primi anni di scuola dell’infanzia si dovrebbero insegnare le corrette abitudini e un metodo per permettere anche al bambino meno portato di disegnare senza fatica. Insegnare a disegnare un sole in senso antiorario permetterà poi al bambino di poter disegnare gli ovali delle lettere nel modo corretto. Imparare a discriminare le figure e a saperle disegnare l’aiuterà prima nel disegno e poi nella scrittura.
Non essere disorientato se trovi diverse interpretazioni e trattamenti del problema
Oggi esistono due strade diverse per affrontare il problema della disgrafia: una visione medica che la intende come un problema di tipo neurobiologico nel senso che una persona è fatta in quel modo e nulla può essere cambiato . I rimedi proposti sono quindi di origine compensativa come ad esempio l’utilizzo del computer.
L’altro approccio è quello di tipo educativo che considera queste difficoltà come l’effetto di mancati apprendimenti e che quindi, attraverso esercizi mirati, sia possibile il recupero parziale o totale delle difficoltà del bambini/ragazzo.
La scelta è soggettiva ed è condizionata dalle tue conoscenze e dalle tue finalità.
Io ovviamente come formatore per insegnanti e rieducatore della scrittura sono fermamente convinta le difficoltà di apprendimento della scrittura si debbano affrontare prima dal punto di vista educativo e solo successivamente, qualora i risultati ottenuti non siano per il bambino soddisfacenti, ricorrere ad una soluzione medica.
Cosa fa un consulente/formatore per insegnanti e un rieducatore della scrittura
Il formatore affianca gli insegnanti nell’applicazione di un Metodo di apprendimento del gesto grafico che comprenda sia la fase di apprendimento che di potenziamento della scrittura.
Il rieducatore della scrittura interviene con lezioni individuali qualora le difficoltà dell’alunno si rivelino troppo importanti, poiché. dovendo l’insegnante rispettare i programmi ministeriali non avrà la possibilità di fermarsi sui singoli casi.
Il Metodo insegnato è teso a rendere gli insegnanti autonomi sia nella fase di apprendimento che di potenziamento della scrittura.
L’obiettivo del Metodo è far diventare l’insegnante un esperto della scrittura, per riappropriarsi delle sue competenze spesso delegate ad altre professionalità.
Cosa fa un rieducatore della scrittura?
Attua un percorso didattico e ludico che consenta al bambino di recuperare quei mancati apprendimenti attraverso un insegnamento individuale e studiato sulle sue capacità e potenzialità grafo-motorie.
Collabora con gli insegnanti e i genitori al fine di eliminare le cattive abitudini e mettere in pratica le nuove competenze grafo-motorie.
Si chiede infatti alla famiglia una collaborazione giornaliera per i piccoli compiti a casa e in collaborazione con l’insegnante spesso si valuta una modulazione dei compiti a casa durante il percorso. Successivamente si concordano i tempi e i modi di inserimento delle nuove competenze a scuola.
Cosa fa un rieducatore della scrittura ?
Attua un percorso didattico e ludico che consenta al bambino di recuperare quei mancati apprendimenti attraverso un insegnamento individuale e studiato sulle sue capacità e potenzialità.
Collabora con gli insegnanti e i genitori al fine di eliminare le cattive abitudini e per mettere in pratica le nuove competenza grafo-motorie.
Si chiede infatti alla famiglia una collaborazione giornaliera per i piccoli compiti a casa e in collaborazione con l’insegnante spesso si valuta una riduzione dei compiti durante il percorso e i tempi e i modi di inserimento delle nuove competenze a scuola.
Vediamo alcuni esempi di cambiamento della scrittura
Che formazione hanno i professionisti dell’apprendimento e della rieducazione della scrittura?
Sono professionisti che dopo la laurea di primo livello hanno frequentato e superato il master “Consulente didattico e rieducatore della scrittura per la prevenzione e il recupero delle difficoltà grafo-motorie” tenuto dall’Università di Ferrara sotto la direzione della dottoressa Alessandra Venturelli, fondatrice del Metodo Venturelli®.
e/o che hanno frequentato il Corso di Rieducazione della Scrittura Francese presso Associazioni Nazionali autorizzate alla diffusione del Metodo Francese: